Cammino spesso sulla spiaggia, soprattutto al tramonto, senza stancarmi mai dei bambini che schiamazzano e delle donne dall’eleganza magnifica che si avviano a pescare traContinua a Leggere
YORUBA
Monnet ricalcitrò contro l’inattualità del mio progetto di ricerca:«Qu-est ce que vai a fare all’Afrique? Cretinate, cretinate!»Ai tempi di cui cronaco, ancora occorreva che gliContinua a Leggere
SCIVOLATO
Non pensava sulla sbarra ci sarebbero stati tutti e undici, con le chiappe attaccate e le teste a spasso, ognuna col suo carico di pensieriContinua a Leggere
Guardami negli occhi
Mia madre aveva labbra così sottili e bianche che quasi non si vedevano. La sua bocca era una fessura che, quando si schiudeva per urlareContinua a Leggere
Casa dolce casa
«Qui, c’è l’ingresso.» «La finestra in alto dove dà?» «Sul mio garage, ma da quando mio marito è morto, non ci vado mai. Ci tengoContinua a Leggere
Mia
Sono le otto di sera e Alina dà la pappa a Mia. Non le ho mai parlato, eppure sento che questo è il suo nome.Continua a Leggere
Doping of the future
Dopo le gare gli piaceva prenderla prima che lei si lavasse. Aspettava il suo ritorno alla finestra e, appena la scorgeva in lontananza, la guardavaContinua a Leggere
Fango
Pros gironzola per il negozio di articoli sportivi: quattro vetrine, un settore di riguardo per il rugby. Al suo amico Renzo gli affari vanno bene.Continua a Leggere
Certi padri
Sono passati ormai quarant’anni, tuttavia, nel giorno del mio compleanno, il ricordo si risveglia e il dolore si rinnova. Tutto accadde per colpa della cocciutaggineContinua a Leggere