M’alzo tutte le mattine alle cinque e mezza e vado alla masseria a prendere le tre forme di gorgonzola. Lì ci trovo sempre la NildeContinua a Leggere
Autore: Giovanna Giordano
L’interruttore
Ero tornata a casa dello zio, sulle sponde del lago, il luogo preferito di mio padre. L’unico suono era il ticchettio di un orologio. DicevanoContinua a Leggere
Solo un bagliore distante
Ricordati di lasciare sempre una luce accesa. Era tutto lì, racchiuso in una frase incisa sulla lapide di un cimitero. Da bambini Elisa e DiegoContinua a Leggere
La polvere sotto al tappeto
Ogni mattina i suoi occhi si spalancavano alla stessa ora. Prima, c’era lo scatto della chiave che girava nella serratura. Poi, quelli che nella suaContinua a Leggere
Ira
Mamma era rannicchiata sulle piastrelle di terracotta, a metà rampa di scale. L’occhio destro era una poltiglia di carne in cui il bulbo lattiginoso spiccavaContinua a Leggere
La Statua
3 febbraio, edicolante Questo vecchio è inquietante. Sono due mesi che si ferma davanti all’edicola alle tre e quaranta, fissa i titoli dei quotidiani, eContinua a Leggere
Questi oscuri ingranaggi
Vieni. Avvicinati. Guardami come si fa con le cose vive. Il tempo si sta esaurendo, ma puoi ancora sentirli bisbigliare attraverso gli interstizi delle pareti.Continua a Leggere
Tre tempi
18 febbraio 2015 In macchina c’è un caldo soffocante. Faccio ancora fatica a regolare la ventola del riscaldamento o ad abituarmi a quest’odore di nuovo.Continua a Leggere