Joseph Crisafulli_ Maria Sciannimanico_ Narrandom blog di racconti

Breve storia di una persona un tempo conosciuta con il nome di William Thunder

William Thunder, detto Aldo Tacos dai clienti del Tipi Tapas, il fast food messicano all’angolo di Via delle Rose, era gentile, ma di certo non era il top della precisione. In realtà il suo soprannome gli era stato affibbiato fuori dal locale, da alcuni ragazzini di 12-13 anni, che lo avevano ribattezzato in questo modo perché William, ormai Aldo, usciva sempre da lavoro con indosso il camice sporco, mezzo tacos nella tasca posteriore dei suoi jeans e l’altra metà in mano. Peccato, un nome così bello non aveva di certo bisogno di soprannomi.

William, ormai Aldo e Aldo rimarrà fino alla fine, era gentile, ma non era di certo il top della pulizia. Ha sempre abitato fuori città, ed intendo ben oltre via dei Tulipani, insomma dove è tutta campagna e i ragazzini di 12-13 anni si lamentano che non sia ancora tutta città.

 

Un giorno come tanti, mentre Aldo tornava a casa da lavoro con i suoi mezzi tacos, un maialino gli attraversò la strada. Aldo lo seguì. Il maialino si fermò, si voltò verso di lui e fece una cosa impossibile: scoppiò a piangere. Il maialino aveva la stessa espressione afflitta che Aldo aveva visto sul volto di un bambino grassoccio al Tipi Tapas; non c’era alcun dubbio, il maialino stava piangendo per la fame.

Aldo Tacos era gentile, questo lo abbiamo già detto, ma non era il top dell’intelligenza. Così si avvicinò e porse con la sua mano sinistra, unta e bisunta, il suo mezzo tacos. Adesso, c’è una leggenda, nota tra gli allevatori, che narra che un maiale non morde mai la mano di chi lo nutre. Bugia!

Il maialino insieme al mezzo tacos si prese anche un anulare. Aldo Tacos strillò e il maialino fuggì. Aldo lo rincorse, voleva solamente indietro il suo anulare, non avrebbe mai alzato le mani su un animale, o meglio non l’avrebbe sfiorato nemmeno con un dito!

Il maialino, con ancora il suo premio in bocca, arrivò al  porcile, situato ben oltre via dei Tulipani, proprio in quella campagna che non avrebbe mai dato, ai quei ragazzi di 12-13 anni, la soddisfazione di diventare città.

Fu lì che Aldo Tacos incontrò Suzanna con la Z.

Suzanna era curva sul tramonto, in quel porcile, cercava tracce di Olivetto, il maialino scomparso.

L’amore lo trovi nei posti che non ti aspetti.

Lei con la sua Z nel nome e il fango fin sopra le ginocchia, lui con il camice sporco e mezzo tacos nella tasca posteriore dei jeans, in mezzo, Olivetto, un maiale con un anulare in bocca.

Un bel porcile.

Strano a dirsi, ma è vero, Suzanna quel momento l’aveva sempre sognato esattamente così.

Oggi, sette anni dopo, Aldo e Suzanna sono sposati già da quasi sette anni. Ogni sera i due condividono sempre un tacos del Tipi Tapas. Aldo Tacos, un tempo William Thunder, non si è più riappropriato né del suo anulare né del suo nome.

Olivetto è morto di vecchiaia. É diventato un ottimo stufato.

Fine.

 

Un racconto di Joseph Crisafulli

Illustrazione di Maria Sciannimanico

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